E’ quello che diciamo sempre, che continueremo a ripetere fino allo sfinimento, la frase che più volte sento riecheggiare al Pincio e che professo a mia volta:
tutti siamo stati principianti.
Prendetene coscienza e tranquillizzatevi, quindi, voi che da poco vi siete avvicinati a questo meraviglioso sport, perché anche il pattinatore più in gamba ha mosso i primi passi incerti proprio come voi, a braccia larghe e con le ginocchia tremanti. Chi ora si butta senza paura sulle rampe, chi affronta con estrema eleganza i birilli, chi salta su, sempre più su, verso l’infinito e oltre, chi si lancia nelle discese a tutta velocità, ha attraversato prima di voi la fase “pippa colossale”.
Esser pippe è bellissimo, ragazzi, io ne sono fermamente convinta. Le emozioni sono amplificate dal fatto che ogni movimento che compi, lo stai facendo per la prima volta: allacciarsi i pattini e alzarsi in piedi, trovare l’ equilibrio, sentire i muscoli che si contraggono e andare.. in un attimo, eccoti lì a pattinare. È magia per noi che lo facciamo tutti i giorni, invidio voi che lo fate per la prima volta.
Non ci sono formule magiche che vi permetteranno di diventare subito dei fenomeni, né c’è un tempo prestabilito che deve trascorrere prima che possiate definirvi bravi, dipende tutto dalla vostra predisposizione naturale e dalla dedizione che avete. Ci sono tuttavia dei piccoli accorgimenti che potete usare per superare il livello base in breve tempo.
Il primo passo è sicuramente prendere confidenza con il mezzo!
Non vi cimenterete mai in cose nuove se prima non vi sentite sicuri con questi giocattoli ai piedi, i pattini devono diventare parte di voi, un prolungamento delle gambe e pattinare deve diventare un movimento naturale, come mangiare. Solo quando pattinerete alzando gli occhi da terra, guardandovi intorno senza pensare ai movimenti delle braccia e delle gambe, saprete di avere padronanza del mezzo.
Come si fa?! Semplice: indossateli il più possibile.
Almeno all’ inizio, non sprecate nessuna occasione per pattinare, dalle “Easy” ai pomeriggi al Pincio; non è necessario trascorrere giornate intere sui pattini. E’ sufficiente che non appena riuscite a rubarvi un’oretta solo per voi, scegliate di dedicarla ai pattini.
Se avete voglia di imparare, non aspettate che sia mercoledì sera, quando orde di pattinatori affolleranno le strade, macinando chilometri a ritmo sostenuto, mentre le auto sfrecciano e gli automobilisti imprecano; in una situazione così caotica sarà molto più difficile per voi rilassarvi e cimentarvi in passi nuovi, oltre al fatto che la presenza dei pro che danno sfoggio delle loro capacità vi può inibire.
Piuttosto scegliete un pomeriggio di sole e trovate qualcuno che venga con voi a fare un giro: un amico, un cugino, un/a ragazzo/a che vi piace (in questo caso sarete ancora più motivati ad imparare a pattinare ;)). Il top sarebbe trovare una persona un po’ più esperta che vi porti con sé, vi indichi le strade, i percorsi e che sia disposto a farvi da mentore… non temete, una buona percentuale di Pinciaroli non aspetta altro. Fate in modo, però, che non sia il vostro maestro a doversi adeguare a voi, ma viceversa, tenete il passo quanto più potete e studiate i suoi movimenti, se non capite qualcosa, fatevela spiegare, insomma, rompetegli le scatole.
Ogni principiante ha tutto il diritto, anzi il dovere, di rompere le scatole ad un pattinatore esperto! Non vergognatevi di chiedere, un giorno potreste esser voi a dare istruzioni a qualche nuovo arrivato.
Esser principiante però comporta anche degli oneri e dei doveri, ci sono delle regole da rispettare per potersi definire un “ottimo allievo”.
La prima è: siate consapevoli delle vostre capacità.
Nessuno può impedirvi di fare una determinata discesa o di partecipare ad una pattinata con ritmi sostenuti, dovete essere voi a rendervi conto se siete in grado o meno e assumervi la responsabilità delle vostre decisioni. Se non vi sentite sicuri nell’ affrontare una discesa, o tentare un nuovo trick, non fatelo! Non c’è niente di male nel riconoscere i propri limiti: state imparando, è normale. Non mi vergogno a confessare che una volta, dopo esser faticosamente salita sul Gianicolo in pattini, arrivata in cima, ho guardato la discesa e.. ho preso l’autobus per tornare giù.
Solitamente, quando si organizza una passeggiata, il livello viene reso noto prima, se avete dubbi in proposito chiedete informazioni a chi si prende la responsabilità di guidare. I leader del Pincio ce la mettono tutta per prevenire incidenti e far divertire tutti, quindi abbiamo il dovere di impegnarci e venirci incontro a vicenda. Quando siete per strada, non sottovalutate mai il pericolo, ma non lasciate che la paura abbia la meglio: mantenete un timore reverenziale nei confronti di determinate strade.
Ultimo consiglio: imparate imparate imparate!
Prendete tutto ciò che potete, rubate con gli occhi, ognuno può insegnarvi qualcosa di nuovo, fidatevi dei vostri maestri, ne sanno sicuramente più di voi e godetevi il vostro stato di pippaggine, perché non c’è niente di più bello di dire: “Questo non lo so fare, adesso lo imparo!!!” e poi.. la soddisfazione di vedere i primi risultati, ne vogliamo parlare?!
Una ex, ma non troppo, principiante.