Un libro per imparare le tecniche del freestyle slalom ? Pare curioso…. così a primo acchito !
Molti di noi sono abituati (o male abituati) a cercare i video su internet, YouTube ne è pieno, e incrociare neuroni prima ancora di incrociare arti e pattini nel cercare di capire, forse ancora meglio di caRpire i segreti e le finezze che stanno dietro ai trick e alle combo del freestyle slalom.
C’è chi invece ha la fortuna di pattinare spesso con pattinatori molto più bravi e imparare direttamente da loro.
Chi piuttosto preferisce la bucolica e solitaria tranquillità di una pista di periferia, al riparo dal disturbo di occhi indiscreti.
C’è anche chi il freestyle in effetti non lo pratica, o non lo pratica più. Si dedica interamente ad insegnarlo ai ragazzi.
Ecco, tutti noi adesso abbiamo l’opportunità di conoscere Naomi Grigg e la sua saggezza sul freestyle slalom, da oggi disponibile in comodo formato portabile di 150 pagine nero su bianco, con figure e disegni a colori. Acquistabile su Amazon.it a 23,28 € [LINK QUI].
Una veloce ma eccezionalmente interessata lettura mi ha portato rapidamente attraverso le sezioni dedicate all’equipaggiamento, skippando la sezione “foundation tricks” che contiene il know-how schematico su come eseguire 12 passi fondamentali del freestyle slalom, utilissima peraltro ai completi principianti, per giungere finalmente alla parte succosa e gustosa del libro:
Pivots: the particle theory of skating.
Illuminante, e senza esagerare ! Avevo già avuto la fortuna di leggerne una preview mesi or sono, mi ricorda con piacere che pure dopo 20 anni di pattinaggio ci sono cose da imparare sui meccanismi formanti dei trick: un coraggioso e tecnicamente ineccepibile approccio agli schemi del freestyle, coinvolgente quanto semplice, fornisce gli strumenti per rendere fattibile e comprensibile qualunque trick.
Si introduce finalmente la terza dimensione, focalizzando l’attenzione non più sulle tracce che i pattini lasciano a terra passando attorno ai coni (funzioni matematiche ??? No grazie !!! siamo esseri viventi, noi pattinatori :D) ma sui movimenti e le posizioni di tutto il corpo attraverso ogni parte di qualunque trick.
Conoscerete i “pivots” (compassi) e avrete il piacere di scoprire come essi costituiscano la materia stessa, le particelle appunto, del freestyle slalom. Una vera “teoria del tutto”, da leggere avendo cura di resettare completamente la mente. Consiglio un buon the e musica di sottofondo.
Segue un’ interessante parte dedicata allo “stile”. Stile non come stile personale, “stile” come raggiungimento della capacità tecnica. Si parla dei benefici tecnici della corretta postura, si discute sulla potenza e sulla fluidità, cosa ciò significhi e cosa comporti.
La fluidità. Ecco, a tal proposito una volta mi fu chiesto da una mia allieva pattinatrice molto arguta di spiegare come fosse possibile raggiungere l’effetto di “galleggiare senza sforzo, con gambe di gomma sotto che si muovono in tutte le direzioni contemporaneamente”. Non fui capace allora di spiegarle cosa fosse questa abilità e come si potesse ottenere, sapevo per intuizione cosa fosse e avevo davanti agli occhi l’immagine di cosa significasse (e il mio cervello continuava a propormi Xuan Le che mi pattinava sfacciato davanti). Ora troverei le parole giuste, sono scritte nel testo.
L’ultima parte è dedicata alla pratica, all’esercizio. Al come e cosa fare per migliorare le proprie abilità di base e quelle specifiche (tanta pratica, ma buona pratica) nonché a spicci consigli utili su come affrontare le competizioni di classic e battle. Ci sono strategie, accorgimenti, trucchi (e trick) mentali. Questa parte è per chi segue le competizioni, come pattinatore, allenatore, o semplice appassionato.
Non diamo niente per scontato; il freestyle slalom oggi NON è la gara a chi fa più coni su una ruota sola, c’è molto di più tra le sue pieghe.
Dopo aver letto questo libro, saremo tutti sorpresi da quanta profondità strutturale ci sia in questa attività di schivare piccoli coni di plastica, pattini ai piedi.
Questa è arte! L’arte del cadere (continuativamente e infinitamente, da un piede all’altro, ma senza mai cadere).
Buona lettura e buon pattinaggio 😀
Daniele Lenzi